Terroir

Esplorando la campagna intorno a Viandante del Cielo è chiaro che l'Umbria merita a pieno la sua reputazione di “cuore verde d'Italia”. Parchi e boschi abbondano, l'agricoltura è ancora profondamente radicata nel paesaggio, con un interesse particolare alle colture tradizionali: tabacco, cereali, olive e viti; queste ultime occupano circa 5200 dei 13.000 ettari di tutta la regione. 

I vini umbri sono un segreto che aspetta solo di essere svelato. L'Umbria è orgogliosa dei suoi vitigni locali, varietà coltivate sui dolci pendii della regione da secoli, forse millenni, che sono state rivalutate e rilanciate solo negli ultimi anni. 

È anche un terroir che si presta notevolmente ad accogliere varietà internazionali, con il suo clima continentale e i suoi terreni che tendono a concentrare tannini di carattere. Se a questo si aggiunge il microclima perfetto che circonda il Lago Trasimeno e l'aspetto unico delle colline esposte a sud dove sono situati i nostri vigneti, ecco la cornice ideale per l'avventura di Viandante del Cielo. 

Intorno al Lago Trasimeno si trova un microclima molto particolare. Con una superficie di 124 km2, il Trasimeno è il quarto lago più grande d'Italia, e la sua vasta superficie di acqua relativamente bassa (la profondità massima è inferiore a sei metri) aiuta a mitigare gli sbalzi di temperatura, raffreddandosi di giorno e riscaldandosi dolcemente di notte. Il lago aiuta inoltre a mantenere elevati i livelli di umidità, anche nei mesi più caldi, quando le precipitazioni nel bacino del lago sono significativamente superiori alla media della restante parte dell'Umbria. 

Queste condizioni valgono in particolare per la sponda settentrionale del lago, dove si trovano la cittadina di Passignano sul Trasimeno e Viandante del Cielo. La nostra tenuta di 24 ettari comprende 4 ettari di vigneto, piantati lungo strette terrazze che si affacciano sul lago, con un'altitudine che va dai 330 ai 370 metri sul livello del mare. Si tratta di uno sperone indipendente ed esclusivo, un feudo privato che guarda a sud/sud-ovest per la massima esposizione solare, rinfrescato dalle dolci brezze serali che salgono dal lago per smorzare il calore in eccesso accumulato durante il giorno. 

Le radici delle viti affondano in un terreno che è un misto di depositi argillosi lacustri del Pleistocene e di arenarie e marne dell'Oligocene-Miocene. Frammenti di roccia calcarea danno al terreno un carattere particolare, fornendo quell'elemento di tensione che conferisce profondità e carattere ai vini. 

La varietà di suoli che si trova nella tenuta di Viandante del Cielo è una gioia per gli enologi: questo, più di ogni altra cosa, è ciò che ci ha permesso di perseguire il nostro sogno di piantare una gamma diversificata di vitigni autoctoni e internazionali, per produrre vini eccezionali e dal carattere inconfondibile. 

I vigneti di Viandante del Cielo sono piantati su un tratto molto speciale della sponda settentrionale del Lago Trasimeno: uno sperone di collina dalla pendenza accentuata, che si trova interamente racchiuso entro i confini della tenuta. I filari di vite si snodano lungo i terrazzamenti costruiti secoli fa dai monaci che un tempo qui abitavano, pregavano e lavoravano la terra. 

Allora come oggi, gli ulivi piantati sul bordo di molte delle terrazze sassose assicurano la stabilità del suolo, contribuendo inoltre a proteggere i filari di vite dai venti forti e aumentando la resistenza alle malattie. Oggi, la permacultura ha reso di nuovo attuale la coltura intercalare, ma tali mix di colture, conosciute localmente come coltura promiscua, sono state a lungo una peculiarità dell'agricoltura tradizionale umbra. Senza contare un altro vantaggio: dalle olive si ricava un ottimo olio extravergine spremuto a freddo.

La tradizione ci guida anche nel nostro lavoro fra i vigneti, dove pochi lavoratori specializzati sfruttano la conoscenza secolare per assicurare un raccolto perfetto. Le viti sono potate, curate e raccolte a mano. Il vigneto è certificato biologico, quindi non vengono utilizzati prodotti chimici sistemici: per noi di Viandante del Cielo la sostenibilità e il massimo rispetto per l'ambiente sono essenziali. La flora autoctona cresce in fasce erbose tra i filari: oltre a contribuire alla stabilità e alla salute del suolo, questo favorisce la competizione per le risorse idriche (l'uva, come i bambini, non va viziata!). 

Le terrazze delle vigne si elevano da 330 a 370 metri sul livello del mare. I nostri due enologi-agronomi Maurizio Castelli e Mery Ferrara, entrambi rinomati specialisti con decenni di esperienza nell'Italia centrale e non solo, hanno ideato un sistema di impianto del vigneto che tiene conto dell'altitudine, dell'aspetto, del tipo di suolo e di tanti altri fattori. 

I filari seguono i contorni del nostro sperone di terra, affacciato sul lago, con i pendii più alti, duri e compatti riservati al Cabernet Sauvignon, mentre il Merlot e le varietà autoctone occupano i pendii più bassi con i loro terreni alluvionali. Le varietà di uva bianca, Chardonnay e Grechetto, crescono in un area riparata dal vento grazie al convento in cima alla collina. 

Le viti sono piantate ad una densità insolitamente alta di 10.000 viti/Ha, con l’intento di stimolare la sana competizione per i nutrienti e rafforzando la struttura delle radici. Ma i tratti erbosi tra i filari sono così stretti, e l'accesso a queste zone collinari è così difficile, che la meccanizzazione di qualsiasi tipo è quasi impossibile. La vendemmia viene effettuata interamente a mano da pochi fidati raccoglitori, in un mese o più di tempo a seconda delle condizioni climatiche, della varietà di uva, dell'aspetto e dell'altitudine.

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La nostra unica concessione alla modernità nei vigneti è un trattore Gaier appositamente modificato, ridimensionato esclusivamente per Viandante del Cielo, che trasporta casse di uva dalla terrazza alla cantina per trasformarla in uno dei nostri squisiti vini. 

Per evolversi, Viandante del Cielo è tornato alle vecchie vigne e alla conoscenza rurale. Ma oggi la tradizione non basta più. 

Le tecniche di vinificazione hanno fatto passi da gigante negli ultimi decenni, e a Viandante del Cielo le lezioni del passato e le metodologie più avanzate si fondono nei vigneti come in cantina, per produrre uve che si esprimano alla perfezione durante l'alchimia della fermentazione, del blending e dell'invecchiamento. 

La cura delle viti e la vendemmia a Viandante del Cielo sono un lavoro per la mente, la mano e l’occhio: filare per filare, foglia per foglia, grappolo per grappolo. L'unica concessione alla modernità è un unico, piccolo trattore, realizzato appositamente per noi nel nord Italia, che viene utilizzato principalmente per tagliare l'erba e i fiori spontanei tra i filari delle viti e trasportare le casse di uva o di olive al momento della raccolta.

Gli ulivi, che una cantina orientata alla quantità avrebbe rimosso, costituiscono una copertura naturale della vigna garantendo la biodiversità e una forte competizione per l'acqua e le sostanze nutritive. Viandante del Cielo è una cantina biologica certificata, pienamente impegnata in un approccio non invasivo e a basso impatto ambientale, convinta che le viti sane sono quelle che crescono in simbiosi con il resto della natura. 

Sulle terrazze superiori dello sperone esposto a sud della tenuta è stato piantato il Cabernet Sauvignon. Immediatamente sotto il Convento dei Cappuccini, i terreni di arenaria compatti e ben drenati di queste terrazze - duri e poveri, per molti aspetti - si adattano bene a tale varietà. Il Merlot, che risponde bene a condizioni di terreno più umide, ha trovato una dimora naturale sulle terrazze più basse.

A nord, i terreni sabbiosi e ricchi di calcare, in leggera pendenza sotto la cantina e il centro di vinificazione di Viandante del Cielo hanno dimostrato di essere la casa ideale per le varietà autoctone umbre come il Ciliegiolo, la Foglia Tonda, il Pugnitello e il Sanforte. E in un luogo fresco e riparato sotto la protezione del Convento, la star mondiale Chardonnay e il talento locale Grechetto formano una coppia perfetta.